Uomo politico francese. Ministro della Giustizia durante il Regno di Napoleone I
(1813), fu nominato pari di Francia da Luigi XVIII. Ministro della Marina nel
1817-18, passò all'opposizione sotto Carlo X, schierandosi a favore del
movimento liberale antiassolutista e, dopo la Rivoluzione del 1830, divenne
ministro degli Esteri. Dopo le dimissioni date nello stesso anno, ritornò
al Governo nel 1836, subentrando a Thiers come presidente del Consiglio.
Esponente del Partito della resistenza, avallò di fatto la politica
personale di Luigi Filippo; costretto a dimettersi nel 1839 per la combattiva
opposizione di A. Thiers e F. Guizot, continuò a partecipare alla vita
politica e nel 1848, in seguito alle dimissioni di Guizot tentò invano di
dare vita ad un Governo. Negli anni successivi fu deputato per il partito della
destra e aderì, nonostante disapprovasse il colpo di Stato del dicembre
1851, alla politica di Luigi Napoleone (Parigi 1871 -
Épinay-Champlâtreux, Seine-et-Oise 1855).